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Le Migliori Release Retrowave del 2017

Il 2017 è stato l'anno della Retrowave. Vediamo (e ascoltiamo) insieme i migliori album ed EP rilasciati lo scorso anno, da Nocturnal di The Midnight a Monochrome di Scandroid.
New Retro Wave 2017

Indice

Non sai cos’è la retrowave? Bestemmia! Puoi leggere un mio articolo in merito a questo indirizzo.

I Migliori Album Retrowave del 2017

Kalax – Kalax

Tracklist:
1. Time Lapse 00:00
2. Renegade 04:19
3. Electric Love 08:07
4. The Ride (Into The Midnight) 13:04
5. Soaring 17:18
6. Collide 22:09
7. Carousel (feat. World Wild) 26:48
8. Rooftops 30:48
9. Ephemeral Night 35:13
10. Levitate 39:44

Da Liverpool, UK. Kalax definisce il suo progetto con queste parole: «Cinematic Emotions influenced By The 80’s». Il sound è, in effetti, estremamente evocativo nella sua componente rétro e, allo stesso tempo, lirico come la colonna sonora di un film (o di una vita). Le melodie sono sognanti, eteree; trasmettono una forte dose di malinconia e nostalgia. Ciascun pezzo è una gemma ed è difficile non emozionarsi. Il mio album dell’anno.
Ah, ci ho scritto parecchie pagine!
Tracce preferite: Time Lapse e The Ride (Into The Midnight).

Orax – Deeper

Tracklist:
1. Elephants 00:00
2. A New Day 03:25
3. Black Death 07:54
4. Spirit 12:10
5. Bounty Killer 17:39
6. Contact 22:54
7. Out of Nowhere 27:04
8. Presence 30:24
9. Last Boat 34:51
10. The Wood 40:17
11. Veneration 45:24

Deeper è la culminazione di Orax, progetto italiano pubblicato dalla «NRW Records». Si tratta di un album estremamente eclettico: sonorità industrial si mischiano alla darkwave, l’elettronica incontra il rock ‘n roll e la techno, i sintetizzatori si alternano agli strumenti classici. Il risultato sono degli inni dark, sì, ma in modo sottile e dalle tante sfumature. Un album difficile da dimenticare, unico nel suo genere. Al secondo posto della mia top three dell’anno.
Tracce preferite: A New Day e Presence.

Mangadrive – Death Turismo

Tracklist:
00:00 – Close To Dangerous
05:00 – Shinigami Tunnel
11:18 – Deadly Curves
16:18 – Bloodstained Glass
22:28 – Never Summer Again
27:11 – A Runner In The Blight
32:03 – Insert Disc 2
34:06 – Lich Magnet
40:27 – Armor Piercing
47:08 – Tsuisō
52:22 – Submarine Helicopter Megafortress Battlecraft
58:11 – I’d Die 1000 More
1:03:31 – The Price

Altro disco eccezionale di questo prolifico anno. TEKNOFIEND definisce così la sua opera: «Music for a game that doesn’t exist, since games that do exist don’t want me to make music for them… for whatever reason». Death Turismo è 90% outrun e 10% darksynth, ma con una marcia in più. Accelerazioni vertiginose, come in Shinigami Tunnels, si alternano a pezzi sognanti, rilassanti, come in Never Summer Again. Non vi è traccia di monotonia, non ci sono filler, nessun dislivello tra un pezzo e l’altro. L’unica costante è la ricchezza dei sintetizzatori. Ogni canzone si appiccica al cervello, ognuna percorre una strada del viaggio. O più strade: ci sono canzoni che si evolvono più e più volte nella loro breve durata. Eppure, ogni motivo orecchiabile e riuscito lascia spazio a una soluzione perfino migliore. Songwriting a livelli eccellenti, e un bel po’ di impegno profuso per ogni singola canzone. Al terzo posto della mia classifica annuale.
Tracce preferite: … Tutte.

Dan TerminusAutomated Refrains

Tracklist:
00:00-05:28 – Fall of the Ancient World
05:28-09:29 – Margaritifer
09:29-14:29 – Angelus
14:29-22:29 – Grimoire Blanc
22:29-29:56 – Friendship through Clear Plastic Walls
29:56-36:57 – Vesubian
36:57-41:46 – Deus Mecanicus
41:46-47:41 – Electronic Snow
47:41-55:17 – Refuge
55:17-58:58 – Dirge of the Ancient Machines

Dan Terminus è un artista francese di grande talento. Definisce la sua musica come «cyberpunk electronic music». Il suo sound è aggressivo, graffiante; eppure, mai fine a sé stesso. In Automated Refrains le distorsioni elettroniche costruiscono motivi intricati, barocchi a tratti, tra le cui crepe svicolano melodie come rivoli d’acqua in un maestoso canyon. Sono sinfonie cupe, distopiche e bombastiche.
Traccia preferita: Grimoire Blanc

Mega Drive – The Grid

Tracklist:
Emergence: 0:00
Omnicore: 1:33
Time and Trigger: 6:27
Integral Crisis: 11:23
Escape Route: 15:51
Loveless (6.25 – 6.00hr): 21:28
Night Ascent: 25:39
Sector of 7: 32:00
Flashback: 37:46
Systems Online: 43:48
The Glowing of Gunner All: 46:18
Ex Inferis: 50:13

Mega Drive è un producer di Dallas, Texas, il cui nome non sarà una novità per chi apprezza il genere. Una garanzia. The Grid segue il più sperimentale Seas of Infinity ed è l’ennesima hit: chitarre elettriche, tracce ambient di ottimo livello, distorsioni elettroniche e industrial… è il Mega Drive che conosciamo. Forse, The Grid esprime una malvagità più strisciante rispetto ad altri suoi lavori.
Traccia preferita: Escape Route

Daniel Deluxe – Instruments of Retribution

Tracklist:
1. Firewall 00:00
2. Cypher 03:15
3. Price of Progress 07:10
4. Silent Kings 11:02
5. Renegades 14:14
6. Instruments of Retribution 17:17
7. Phantoms 20:26
8. Almaz 24:19
9. Vanguard 28:02
10. Prime 31:26
11. The Portal 34:49

Il russo Daniel Deluxe mi aveva già convinto con Corruptor, e Instruments of Retribution non è da meno. Il sound è davvero duro, distorto e cattivo, e le influenze si notano tutte (da Burzum a Lustmord ai Justice di Waters of Nazareth), ma le tracce sono quasi tutte apprezzabili. Un tratto più distintivo le renderebbe anche più memorabili e meno generiche.
La copertina di Alex Coffin è eccezionale.
Traccia preferita: la daftpunkosa Cypher.

Kick PuncherHorizon

Tracklist:
1. 1118 00:00
2. Reset 01:42
3. Fight or Flight 07:52
4. The Target 10:43
5. Nemesis 15:13
6. Sunset Romance 18:48
7. Red Herring – Night Ritual 21:54
8. Lasers in the Mist 26:33
9. The Beginning Of The End 29:29
10. Horizon 31:18

Dall’Australia. Horizon è un album darksynth edito da «NRW Records» di ottimo livello. I pezzi sanno essere duri ma con un bel cuore melodioso che si scioglie all’interno. Intricati, evocativi… non gli manca nulla, se non un po’ di di eleganza. Inoltre, qualche pezzo è indubbiamente meglio di altri. Comunque, come album di debutto è un’ottima prova.
Traccia preferita: Red Herring – Night Ritual.

Alex & Tokyo Rose – Akuma

Tracklist:
1. ALEX – Insert Soul 00:00
2. Tokyo Rose – The Pact (feat. WVLFPAKT) 01:47
3. ALEX – Ritual 05:16
4. Tokyo Rose – Death Race 09:32
5. ALEX – Witchcraft 12:46
6. Tokyo Rose – Torment (Interlude) 16:49
7. Tokyo Rose – Sacrifice 19:12
8. ALEX – AKUMA (feat. Rachel McAlpine) 22:26
9. Tokyo Rose – Blood Oath (feat. WVLFPAKT) 26:20
10. ALEX – Dread 30:20
11. Tokyo Rose – Cursed (feat. WVLFPAKT & Mecha Maiko) 33:50
12. ALEX – Delete Soul 38:17
13. Tokyo Rose – Sacrifice (Daniel Deluxe Remix) [Bonus] 41:19

L’album più dark dell’anno. Alex e Tokyo Rose avevano già dato prova delle loro capacità individuali; insieme, il risultato è stupefacente. Come si può intuire, la vena darkwave si combina alla più energica outrun: si passa da momenti danzerecci a momenti intimisti, alla varietà offerta dai numerosi feat (tra cui spicca, probabilmente, Rachel McAlpine nella title track).
Tracce preferite: Insert Soul (l’intro migliore che conosca), Witchcraft, Akuma, Delete Soul.

Moonraccoon – Sunset City

Tracklist:
00:00 – Sunset
02:55 – Runaway (feat. Straplocked)
07:07 – Into the Night (feat. Thunder Porpoise & Straplocked)
11:09 – The Resurgence
14:55 – Stockholm 1986 (feat. Thunder Porpoise & Straplocked)
19:36 – Midnight Cruise
23:52 – Showdown (feat. Straplocked)
28:40 – Last Man Standing
33:28 – Margin of Error
39:56 – System (feat. Straplocked)

Dalla Svezia, Sunset City è un ottimo album e in Name Your Price! In altre parole, potete comprarlo spendendo la cifra che desiderate. La synthwave si arricchisce con un’ottima chitarra (da Straplocked), buone vocals (da Moonraccoon e Thunder Porpoise) e spunti pop-rock. Merita l’acquisto.
Traccia preferita: Stockholm 1986

Scandroid – Monochrome

Tracklist:
1. 2518 00:00
2. Afterglow 1:49
3. Rendezvous 07:12
4. Thriller 11:23
5. Oblivia 17:17
6. Monochrome 22:03
7. The Force Theme 26:55
8. Future Bloodline 32:17
9. A Thousand Years 37:02
10. On The Face of The Deep 41:35
11. The Veil 45:18
12. Searching For a Lost Horizon 50:06
13. Thriller (PYLOT Remix) 53:05

Per chi non lo sapesse, Scandroid è uno dei side project del poliedrico Klayton, la one man band dietro Celldweller. L’album omonimo era un’ottima prova, anche se un filino troppo melodica per i miei gusti. Monochrome riperocorre gli stessi sentieri: una retrowave dall’impronta fortemente synthpop ma che non teme di sperimentare, come Klayton è d’uopo fare. Il pop lascia spazio ai pezzi strumentali ed epici, alle cover di canzoni famose, alle chitarre scatenate. Vocals, come sempre, eccezionali.
Tracce preferite: Future Bloodline.

Lazerhawk – Dreamrider

Tracklist:
00:00 – Neon Dawn
05:22 – Cruise
09:45 – Feel the Rush Tonight (feat. GUNSHIP)
15:17 – Somnus
19:33 – Dreamrider
24:40 – Hypnic
28:40 – Cool Breeze
33:15 – REM
38:50 – Mirror Between Worlds
43:25 – Dream Within a Dream
47:30 – Oneiric
51:45 – Awakening
56:50 – Dreams in the Dusk

Lazerhawk non necessita di presentazioni. Tuttavia, ammetto che non mi ha mai fatto impazzire. Dreamrider ha, a mio avviso, qualcosa in più rispetto agli altri lavori di Hays: il sound tende al melodico, all’atmosfera, e il ritmo è meno sostenuto del solito. I pezzi sono, come da titolo, sognanti e sfiorano sonorità vaporwave. Alcune canzoni sono a dir poco eccellenti e si tratta, nel complesso, di un ottimo album. Non a caso il blog di New Retro Wave l’ha eletto disco dell’anno, nell’ambito retrowave.
Tracce preferite: Cool Breeze, Dream Within a Dream.

Vulta – Sigils

Tracklist:
01. Sigils – 00:00
02. Crepuscule – 04:59
03. She’s Got Skin Like Glass – 08:27
04. Robotica Satanica (ft. Hollywood Burns) – 12:10
05. The Cyborgist – 16:22
06. False Prophet – 20:08
07. Black Beam – 27:02
08. Conglomerate Of Madness (ft. Dimi Kaye, Hubrid, Volkor X) – 31:40
09. Engraved On Metal – 36:40
10. Part-time Dancer, Part-time Fighter – 41:02
11. Through The Portal – 47:24

Sigils è una gran sorpresa: si tratta di una darksynth sporca di french touch a la Carpenter Brut, ma con una dose più massiccia di electro, bassi estremi e distorti a la Owl Vision e sintetizzatori bombastici. I pezzi sono complessi, variegati, ma, forse, un po’ troppo pesanti, specie se ascoltati di fila. Ascoltare l’intero album in una seduta non è impresa facile. Chi ama la retrowave più chiassosa ed elettronica troverà pane per i suoi denti. Ah, ho già detto che l’album è gratis?
Traccia preferita: Sigils.

Hubrid – The Darksynth

Tracklist:
1. -DARKWORLD
2. -FUSION feat Vulta & Dimi kaye
3. – QUEEN OF MADNESS
4. -METAL BOT (Feat ULYSSIO)
5. – ARMY OF CYBER
6. – HOT PURSUIT II
7. – FUTURE FUNK
8. -LONELINESS
9. -THE SLASHER
10. – LE RITUEL
11. – SURVIVING
12. – SADIQUE (V1)
13. – Disciples of the Night (HUBRID REMIX)
14. -TIMELAPSE
15. – Pentode

Il nome di questo disco dice tutto. il francese Hubrid ha rilasciato un album che celebra il genere in tutta la sua potenza, con suoni estremamente distorti e chitarre metal. L’album è comparabile, per corposità e impatto, a Sigils di Vulta, ma la produzione è meno pulita e i pezzi sono più derivativi e lineari rispetto alla controparte belga.
Tracce preferite: Fusion, Loneliness.

Meteor – Inner Demon

Tracklist:
1. Ascension 00:00
2. Ignition 2:22
3. A New Case Of Murder 6:55
4. Contact 10:19
5. Shoot ‘Em Up! 14:28
6. Death Race (Round 2) 18:47
7. Beyond The Stars 23:01
8. Of Steel And Stone 27:46
9. Sea Of Blood 31:27
10. Our Dark Side 35:21
11. Indelible Shadow 39:33
12. Proctor Valley Road 44:22
13. Letum 48:45
14. Humans Vs Machines The Beginning Of The End (Part I) 52:50

Parallel Lives era un ottimo album, e Inner Demon non è da meno. Come al solito, la parola d’ordine di Meteor è eclettismo: si passa dalla retrowave classica, equilibrata, estremamente ispirata di Ignition alla fusione con l’hard rock (e un po’ funky) di A New Case of Murder, a una traccia più electro e dark come Contact, al jack of all trades Shoot ‘em Up, all’outrun rock di Death Race e così via. Meteor dimostra di essere abile sia come chitarrista che coi sintetizzatori e il risultato è un disco a tutto tondo, che fa rivivere pienamente i suoni degli anni ’80.
Tracce preferite: Ignition, Beyond the Stars, Sea of Blood.

Molchat Doma – S Krish Nashih Domov

Tracklist:
1. doma molchat
2. krishi
3. lyudi nadoyeli
4. mashina rabotaet
5. neobichniy chelovek
6. pryatki
7. technologiya
8. tishina
9. ya ne kommunist

Un disco lo-fi di una band biellorussa, per giunta interamente in slavo. Estetica e synth retro-sovietici, sound prepotentemente darkwave e influenzato dai The Cure. Non tutti i pezzi vanno a segno; alcuni risultano più banali di altri, ma ci sono delle vere e proprie perle.
Tracce preferite: Doma molchat, Pryatki.

Com Truise – Iteration

Tracklist:
01. “…Of Your Fake Dimension” — 00:00
02. “Ephemeron” — 03:28
03. “Dryswch” — 07:46
04. “Isostasy” — 12:31
05. “Memory” — 16:57
06. “Propagation” — 20:32
07. “Vacuume” — 24:43
08. “Ternary” — 28:03
09. “Usurper” — 32:15
10. “Syrthio” — 35:57
11. “When Will You Find the Limit…” — 40:41
12. “Iteration” — 46:21

Seth Haley non delude. Il veterano della retrowave ha sfornato un disco assolutamente unico, sofisticato, dalle tinte lounge e un po’ chillout. I pezzi creano atmosfere psichedeliche, spaziali, e i sintetizzatori catturano l’ascoltatore. Come in Ephemeron, una traccia dal killer tune che non avrei mai piazzato così in alto; i pezzi susseguenti ne risultano fortemente indeboliti. Un album che cresce con l’ascolto.
Tracce preferite: Ephemeron, Propagation.

I Migliori EP Retrowave del 2017

The Midnight – Nocturnal

Tracklist:
1. Shadows 00:00
2. Crystalline 06:27
3. Collateral 12:31
4. River of Darkness (feat. Timecop1983) 18:17
5. Nocturnal 24:22
6. Light Years (feat. Nikki Flores) 31:26
7. Tokyo Night Train 36:49

Che si può dire su The Midnight? Il duo composto da Tyler Lyle e Tim McEwan ci aveva abituati, con Endless Summer, al meglio che la retrowave potesse offrire. Si trattava di un album iconico, insuperato. Finora.
Il disco dell’anno, per me, è Nocturnal. Il caro vecchio sassofono, il songwriting, le vocals distintive di Lyle, i sintetizzatori: è tutto magistralmente eseguito. Suoni eleganti, puliti, significativi. Ciascun pezzo risulta magico e indimenticabile.
Sì, ci ho scritto davvero tante pagine.
Tracce preferite: Tutte.

Perturbator – New Model

Tracklist:
00:00-04:56 – Birth of the New Model
04:57-10:23 – Tactical Precision Disarray
10:24-15:27 – Vantablack
15:28-20:21 – Tainted Empire
20:22-25:07 – Corrupted by Design
25:08-34:35 – God Complex

Il nuovo lavoro del francese Perturbator è qualcosa di davvero inaspettato. E inaspettato è bello, soprattutto perché non ho mai amato Perturbator. New Model, tuttavia, cambia le carte in tavola. La piega drammatica e atmosferica che ha preso il sound, nonché l’estetica tech noir, mi ricordano fortemente il nuovo corso di Danger. Qui, però, ci troviamo di fronte a una retrowave estremamente dark e sperimentale, con contaminazioni industrial. Un viaggio angoscioso e deprimente in una landa post-futuristica e post-umana. Un disco completo, emozionante, unico, da ascoltare e riascoltare. Il mio secondo EP dell’anno.
Tracce preferite: Vantablack, Tainted Empire, God Complex.

Robert Parker – Awakening

Tracklist:
1. Running Wild 00:00
2. Showdown 04:28
3. On The Run 10:12
4. Power 15:29
5. DiscoDeath 19:25
6. Out of Love 25:50

Amo questo EP. L’outrun dà la carica, la french touch seduce il cervello e le melodie lo marchiano a fuoco. Non c’è un pezzo sottotono ed è impossibile distrarsi. Beat trascinanti, sintetizzatori ispirati… davvero un lavoro ben fatto. Si va da un motivo catchy all’altro come se nulla fosse, e ciò rivela l’impegno e l’efficenza nel songwriting. Non sarà un capolavoro, ma si tratta di un disco davvero valido e divertente. Al terzo posto nella mia classifica EP.
Traccia preferita: On The Run.

Mellow Fields – Mellow Fields

Tracklist:
00:00 – Wage of Destruction
04:11 – Remission
08:18 – Interlude
09:50 – 46-B
14:08 – From Great Heights

EP di debutto per questa inedita realtà. E stupisce in quanto a qualità: si tratta di un sound alieno, ipnotico, atmosferico di ottima fattura (la cover fa davvero giustizia al contenuto). Bassi pieni e groovy, arpe e sintetizzatori argentini, pezzi elaborati… sono colpito.
Come se non bastasse, è in Name Your Price! Compratelo!
Tracce preferite: Wage of Destruction, Remission.

Waveshaper – Velocity

Tracklist:
1. Sequence Code 00:00
2. Choices 04:59
3. Mega Fighter 09:31
4. 16 Bit Computer 14:26
5. The Sphere 18:21
6. Outer Fields 23:23

Chi non conosce Waveshaper? Allora saprete che non ne sbaglia una. Velocity si dimostra un lavoro di tutto rispetto e in pieno stile Waveshaper: sound “videogiocoso”, sintetizzatori ricchissimi e beat un po’ french. Accattivante è l’aggettivo giusto. Nulla di nuovo o di trascendentale, certo, né si tratta della miglior opera di Waveshaper, ma merita l’acquisto.
Tracce preferite: Choices.

Renegade – Time Resistance

Tracklist:
00:00 – Time Resistance
03:09 – Doomsday
06:29 – Shogun
10:22 – Altered Fire

EP eccezionale. Time Resistance incorpora alla perfezione i suoni degli anni 80 ed è la miglior traccia dell’EP. Le altre, però, non sono da meno, dal french touch di Doomsday all’orientaleggiante Shogun. Il sound, comunque, ricorda moltissimo i francesi Revolte e Danger, ma in chiave retrowave.
Tracce preferite: Time Resistance, Shogun.

Droid Bishop – End of Aquarius

Tracklist:
00:00 – The Wolf Inside
02:24 – Dead Before Dawn
06:50 – She Don’t
11:42 – End of Aquarius
16:30 – Sagan’s Quest

Un buon EP da Droid Bishop. Ho sempre apprezzato i suoi lavori e questo End of Aquarius non mi ha deluso. Molto, molto orecchiabile, easy listening e raffinato, anche se a tratti un po’ scontato. She Don’t è davvero uno dei pezzi migliori del 2017.
Traccia preferita: She Don’t.

Undervatten – Politics

Tracklist:
1. Tempest Lullaby 00:00
2. Motherland 02:57
3. Manhattan Rumble 06:29
4. Dance Program 10:16
5. Mass Hysteria – Part 1 13:42
6. Mass Hysteria – Part 2 17:26

Si tratta di un duo retrowave svedese, edito da «NRW Records». Politics è davvero un’ottima prova: si tratta di un album completo, ricco di motivi orecchiabili e iconici, dalle melodie ispiratissime. Un vero revival del sound degli 80s con poca electro e tanti sintetizzatori. Non un filler, non una traccia fuori posto, e un timbro già distintivo. Insomma, promossi a pieni voti!
Traccia preferita: Manhattan Rumble.

The Encounter – Bad Mood

Tracklist:
00:00 – Behemoth IV
05:50 – Bad Mood
09:48 – Throat
13:04 – Pure
17:20 – Midnight Masks (ft. Stilz)
21:24 – Shadow Dancer
25:24 – Behemoth IV (Emmett Brown Remix)
30:17 – Bad Mood (Takahashi Jones’ Bloody Mess Remix)
35:58 – Shadow Dancer (Crockett Remix)

Bassi estremi e cattivi, al limite del dubstep. È questo Bad Mood, e The Encounter lo mette in chiaro subito con la strepitosa Behemoth IV. Purtroppo, però, il disco ha alti e bassi e questi ultimi non bastano a sanare il divario. Il disco, inoltre, tende più all’electro-club che alla darksynth e l’atmosfera ne risente.
Traccia preferita: Behemoth IV.

D.notive – スペースフォン // PHONEY BaeSTATION

Tracklist:
1. スペースゴミ / / S P A C E . J U N K
2. 愛らしい / / L O V E L E S S . L O V E R B O Y
3. 壊れた星 / / B R E A K I N G . T H E . C O S M O S
4. スター通り / / S T E L L A R . S T R E E T S

Fui conquistato da Sentinel, uscito nel 2016. Un capolavoro della retrowave. Questo EP, invece, vira verso sonorità vaporwave e chillwave e lo fa con la classe e la maestria che contraddistinguono d.notive. Non c’è un pezzo che non sia valido, elegante, accattivante. Le vocals, al solito, sono eccellenti, anche se distorte. Ottima, ottima prova, e costa appena un dollaro!
Traccia preferita: 愛らしい / / L O V E L E S S . L O V E R B O Y

Stilz – Holding onto Yesterday

Tracklist:
00:00 – The Day I Lost You (Feat. Meteor)
04:19 – Cold Rain
07:51 – Holding onto Yesterday (Feat. The Encounter)
12:10 – Reaction (Feat. Megan McDuffee)
16:05 – Still Night (Feat. Crockett)
19:10 – Purple Eyes (Feat. Dimi Kaye)
23:57 – A Stranger’s Stare
27:00 – Reaction (Instrumental)

Eccellente EP, questo Holding onto Yesterday. Difficile il contrario, grazie al calibro delle collaborazioni. Meteor, The Encounter, Crockett, Dimi Kaye… ottimo anche il feat con Megan McDuffee, che non conoscevo. Un disco rilassante, atmosferico e allo stesso tempo intenso, profondo, emozionante. Estremamente curato. E vogliamo parlare della cover di Ken il Guerriero?
Traccia preferita: Purple Eyes.

E voi che ne pensate? Quali sono i vostri dischi retrowave preferiti del 2017? Commentate!

2 risposte

  1. Caspita hai una conoscenza approfondita! Ascolterò gli album proposti..Non sono una vera appassionata del genere,ma adoro i noir deco

    1. Ciao Robby. I Noir deco non mi hanno mai fatto impazzire. Dovresti provare il gruppo biellorusso (Molchat Doma) che ho citato nell’articolo; sono darkwavosi come credo piacciono a te.

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Ciao,

Sono Giuseppe, scrittore, blogger, insegnante di scrittura creativa e coach narrativo! Sono alla costante ricerca di nuovi metodi per raccontare storie. Immersivita.it è il mio tentativo di condividere ciò che ho scoperto: benvenuti, e che il naufragar vi sia dolce in questo mare…

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