Ciao Sara, presentati ai lettori di Immersività.
- Sara Carucci: Mi chiamo Sara, considero Cime Tempestose il Libro, Nothing else matters la Canzone e Harry Potter la Saga. Sono appassionata di gatti, cani e true crime. Nel 2020 ho fondato modus operandi, nato come canale YouTube dedicato ai racconti horror.
Da quanto tempo scrivi e come hai iniziato?
- Sara Carucci: Credo in seconda elementare. Mi è sempre piaciuto scrivere, inventare universi e personaggi, poi nel 2000 è nato EFP e io mi sono subito trovata a casa.
Che tipo di scrittrice sei? Segui delle regole particolari quando scrivi?
- Sara Carucci: Vario molto. Per quanto riguarda i racconti brevi, mi lascio andare all’ispirazione, flussi di coscienza e introspezione, mentre per i racconti più complessi o i romanzi preparo schemi su schemi, faccio ricerche, stilo schede di personaggi. La regola base però è non lasciarsi distrarre dal cellulare o dalla presenza di altre persone in casa. E, ovviamente, prendere nel frattempo una tazza di tè.
I tuoi generi letterari preferiti?
- Sara Carucci: Romanticismo inglese, giallo, mistero, fantasy, horror, introspezione.
Cosa ami della narrativa?
- Sara Carucci: Non credo ci sia una risposta unica. È un po’ come chiedere “Perché ami quella persona”: la si ama nel suo insieme, la si ama quando fa ridere e quando fa piangere, la si ama anche quando fa arrabbiare.
Parlaci di un tuo romanzo.
- Sara Carucci: La Magnolia Bianca nasce come fanfiction autorizzata: è ispirata all’omonimo musical di Alessio Miraglia, che ha curato la “cornice” del romanzo, scrivendo prologo ed epilogo. Ho ascoltato attentamente le canzoni più e più volte, ho cercato di entrare nella mente dei personaggi e li ho fatti miei. Ho approfondito le loro origini e li ho collocati in un contesto immaginario con un luogo e un tempo. Ho, però, voluto ricordare che si trattava di un musical, in origine, ed è per questo che a volte, a distanza di capitoli, si ripetono delle frasi, degli epiteti, come una melodia che ritorna, che collega due personaggi o due vicende. Di solito definisco il romanzo come un fantasy, ma è “riduttivo”. È romantico – in entrambi i sensi, perché c’è l’amore e perché è tragico, è in armonia-disarmonia con la natura circostante. È mitologico, perché parla di angeli e di demoni. È psicologico, è drammatico, è tante cose racchiuse in meno di centocinquanta pagine.

Cosa ne pensi dello stato della letteratura e dell’editoria in Italia?
- Sara Carucci: Credo che l’editoria al momento non sostenga gli esordienti. Mi spiego meglio: ho superato i trenta e sono anni che, tra studi universitari, corsi di scrittura ed esperienze personali, ho a che fare con l’editoria, dunque non parlo solo del mio caso. Ho notato la tendenza a scegliere romanzi di un dato genere, in base alle richieste del mercato, che tuttavia non sono sempre sinonimo di qualità. Altri generi vengono invece messi in disparte, e questo è un peccato. Al contempo, il mercato del self è spesso senza controllo, non viene richiesto nemmeno un giro di bozze, si scrive e si pubblica, e basta. Questo, ancora una volta, non favorisce chi cerca di emergere tra tanti.
Ultima domanda: spiega ai lettori perché dovrebbero leggere proprio te, in un mare di autori.
- Sara Carucci: Cercate il musical. Troverete solo alcune canzoni. Ascoltatele. Fate nascere in voi la curiosità. Cercate ancora. Come, non ci sono tutte? E come scoprire cosa accadrà, qual è la storia, che fine faranno i personaggi? Mi spiace per voi, dovrete leggere il libro.
Saluta i lettori di Immersività!
- Sara Carucci: Buona lettura!
Ti è piaciuto l’articolo? Scopri nuovi autori italiani nella sezione Interviste agli Autori!