Ciao Alessandro, presentati ai lettori di Immersività.
- Alessandro Ricci: Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro e ho 40 anni suonati, abito in provincia di Lucca e da che ho memoria gran parte della mia vita l’ho passata in mondi fantastici. Fin da quando sono piccolo sono stato etichettato come sconclusionato e con la testa perennemente tra le nuvole, sono caotico, disordinato e con la memoria di un pesce rosso in coma. Da qualche anno ho pensato che se non posso liberarmi dei mondi fantastici, tanto valeva sfruttarli, così ho iniziato a scrivere.
Da quanto tempo scrivi e come hai iniziato?
- Alessandro Ricci: Scrivo dalle medie più o meno, scrivo per gli altri da tre anni invece. È iniziata con una storia senza pretese a seguito di un’idea che mi frullava in testa da un po’ di tempo, per mia fortuna la storia ha avuto successo e da lì è nato il mio primo libro. Così ho iniziato a frequentare corsi e leggere manuali per cercare di acquisire maggiori capacità, il tutto è sfociato in una passione bruciante che mi porta sempre a scrivere e inventare storie, che spero valgano la pena di leggere.
Che tipo di scrittore sei? Segui delle regole particolari quando scrivi?
- Alessandro Ricci: Sono quel che si dice un esploratore, essendo una persona caotica e disorganizzata, mal sopporto l’idea di pianificare e scrivo sull’onda dell’emozione, lasciandomi guidare dalla fantasia. Negli ultimi anni però ho dovuto cercare di imbrigliare un po’ questo istinto cercando di darmi delle regole. Forse ho raggiunto il giusto equilibrio, almeno lo spero.
I tuoi generi letterari preferiti?
- Alessandro Ricci: Naturalmente sono un fan della letteratura per ragazzi, la leggo e la seguo da sempre e i miei autori preferiti fanno parte di questa categoria. In genere amo tutto quello che riguarda il fantastico quindi sono anche un grande appassionato di fantasy, in tutte le sue declinazioni, e di narrativa horror.
Cosa ami della narrativa?
- Alessandro Ricci: Credo come tutti la possibilità di viaggiare per altri mondi, scoprire nuovi orizzonti, vivere mille vite e conoscere personaggi incredibili. La narrativa permette di vedere la realtà attraverso altri occhi, interpretarla, la rende magica e piena di possibilità.
Parlaci di un tuo romanzo.
- Alessandro Ricci: Oggi vi parlerò del mio secondo romanzo, edito da NPSEdizioni, che si intitola Il giovane Achille. È la storia di Alessio, un bambino che frequenta le medie e che per sua sfortuna soffre di una piccola malformazione proprio al tallone destro. In un continuo gioco di riferimenti con la storia del ben più famoso eroe greco, il romanzo ci porta assieme ad Alessio in una fantastica avventura, alla scoperta di sé stesso e del valore dell’amicizia. Ci saranno momenti di tensione, piani malvagi da scongiurare e molte risate.

Cosa ne pensi dello stato della letteratura e dell’editoria in Italia?
- Alessandro Ricci: Non ho un vero e proprio pensiero, da quando sono nato sento dire che in Italia si legge poco e le persone continuano a leggere poco. Però mi sono accorto che a scrivere siamo in molti: infatti una cosa che ho notato, e che un po’ mi dispiace, è che a quanto pare sembra che sia molto più remunerativo fare soldi sugli autori piuttosto che sui lettori, mostrando che perfino gli addetti ai lavori hanno accettato che non si vende, tanto vale farsi pagare da chi scrive. Da qualche tempo servizi che dovrebbero essere gratuiti sono diventati a pagamento, dalla pubblicazione, fino all’esposizione su uno scaffale in libreria. Non è così dappertutto e per tutti naturalmente, però vedere che ci sono così tante “offerte” avrà pure un qualche significato. Comunque visto che anche io faccio parte del grande marasma degli autori emergenti non posso certo condannare queste attività, alla fine, una volta terminata la fase creativa, un romanzo diventa un prodotto commerciale e come tale va trattato.
Ultima domanda: spiega ai lettori perché dovrebbero leggere proprio te, in un mare di autori.
- Alessandro Ricci: Domanda molto difficile, sono pessimo nell’autopromozione, che invece dovrebbe essere un campo di vitale importanza. Colpa del mio perenne senso di inadeguatezza. Però posso dirvi che nel mio romanzo troverete un’avventura che vi colpirà, un sacco di citazioni da scovare e un gruppo di ragazzi veramente tosti, il tutto potenziato dalle coloratissime illustrazioni di Stefania Franchi e dalla splendida edizione di NPS.
Saluta i lettori di Immersività!
- Alessandro Ricci: Ciao a tutti e grazie per l’opportunità. Spero di incontrarvi a spasso per qualche mondo fantastico.
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3 risposte
Grazie mille per la bella intervista
Grazie Alessandro!, intervista interessante come te del resto , da un’amica e una fan da sempre!!!!!!!i migliori auguri per i prossimi successi. Mariaelena
Che bella intervista!